Vi propongo di leggere un sonetto composto da un poeta medioevale Cecco Angiolieri (1258 - 1312) "Se io fossi fuoco". Vedremo poi come, passati i secoli, nel nostro tempo questo sonetto viene interpretato da diversi attori e compositori (attore Vittorio Gassman, cantautore Fabrizio De Andrè, compositore Riccardo Cocciante). Nel testo del sonetto è usata la proposizione chiamata nella grammatica "il periodo ipotetico": una frase complessa in cui sono impiegati il congiuntivo e il condizionale. Fate qualche esercizio.
Se io fossi fuoco
Cecco Angiolieri
Se io fossi fuoco, arderei il mondo;
se io fossi vento, lo tempesterei;
se io fossi acqua, io l'annegherei;
se io fossi Dio, lo manderei nel profondo;
se io fossi papa, allor sarei giocondo,
perché tutti i cristiani li imbroglierei;
se io fossi l'mperator, ben lo farei;
a tutti taglierei lo capo a tondo.
Se io fossi morte, andrei a mio padre;
se io fossi vita, non starei con lui;
similemente farei con mia madre.
Se fossi Cecco come io sono e fui,
prenderei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lascerei altrui.
ardere - гореть, пылать
lo capo - il capo
a tondo - начисто
similemente - подобным образом
se fossi Cecco come io sono e fui - если бы я был Чекко, коим я являюсь и всегда был
leggiadre - изящные, грациозные
Ascoltiamo ora il sonetto Se io fossi... interpretato dall'attore Vittorio Gassman.
Ecco un'interpretazione proposta dal cantautore Fabrizio De Andrè.
Riccardo Cocciante ha proposto la sua versione del "Se io fossi...", un po' diversa dall'originale. Ascoltiamo la canzone e compariamone il testo a quello del poeta medioevale.
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